I ragazzi delle scuole di Torino come ogni anno sono stati ospiti della Fabbrica delle "e" del Gruppo Abele e hanno parlato di prevenzione e salute nella Giornata mondiale di lotta all'Aids 2017. Laboratori e plenarie con medici, educatori e insegnanti. Le interviste all'infettivologo dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, Maurizio Milesi, a Francesca Corona, responsabile della Casa alloggio Cascina Tario per tossicodipendenti del Gruppo Abele ad Andezeno (To) e un'ospite speciale, Giulia Elia, giornalista e vincitrice del premio Morrione 2017 col reportage ‘Tabù Hiv’.L’Aids scoppiò negli anni ’80 ed è stato per alcuni anni uno spettro che ha spaventato e mobilitato il mondo. Oggi, grazie ai farmaci che garantiscono la sopravvivenza, si parla sempre meno di Aids. Ma ci si protegge anche meno. E il silenzio contribuisce alla diffusione. Purtroppo l’Aids continua ad esistere e riguarda tutti. In Piemonte, lo studio sulla diffusione del virus HIV pubblicato annualmente dal SEREMI, racconta di un problema ancora presente, con 250 nuove diagnosi nel 2016. Il comportamento sessuale non protetto risulta essere la causa principale di contrazione del virus: la trasmissione è sessuale nel 90% dei casi. Non solo alle scuole, ma anche alla cittadinanza è stata offerta la possibilità di vedere il documentario di Giulia Elia, durante una delle serate formative organizzate dall'area famiglie del Gruppo Abele. Oltre alla proiezione di Tabù HIV alle famiglie è stato possibile fare domande e avere informazioni su prevenzione, rischi, farmaci e aspettative di vita di chi ha contratto l'Hiv o si è ammalato di Aids grazie alla presenza di Chiara Pasqualini, epidemiologia e responsabile del SEREMI (Servizio Regionale per la sorveglianza di Malattie Infettive); Maurizio Milesi, medico infettivologo dell'Ospedale Amedeo di Savoia; Francesca Corona, responsabile della comunità Cascina Tario del Gruppo Abele e il coordinamento di Milena Sciaudone, psicologa della Città Metropolitana.