"Da troppi anni ormai il racconto della povertà e del disagio sociale si accompagna a un'idea distorta di sicurezza e decoro, che punta a sterilizzare le città, togliendo di mezzo ciò che è percepito come un corpo estraneo, disturbante". Queste le parole del fondatore del Gruppo Abele, Luigi Ciotti, dopo la morte del secondo clochard nel giro di pochi giorni a Torino. "Ma non passi l'idea che Torino non sia una città solidale"
Ritrovato senza vita su una panchina. A Torino un uomo è morto forse per il freddo. È la seconda vittima in una settimana, giorni fa il capoluogo piemontese finì al centro delle polemiche per lo sgombero dei senzatetto dal centro. "Bisogna agire sulle cause della povertà" spiega don Luigi Ciotti presidente del Gruppo Abele, intervistato dal Tg3: "ci sono quindi delle risposte che tocca alla politica alta dare, la politica del Paese che deve intervenire"
Su La Stampa Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, rivolge il suo ultimo saluto a Mostafa Hait Bella, senza fissa dimora tunisino trovato morto ieri a Torino nel dehor dove abitualmente passava la notte
Nelle vite di terapeuti, medici, operatori sociali, persone fragili e non soltanto - nella vita di tutti - dovrebbe giocare un ruolo primario la speranza. Lo ricorda, nella prefazione al libro La pratica quotidiana della speranza. Storie di guarigione (ed. Mimesis), a cura di Giuseppe Tibaldi, pure don Luigi Ciotti che, col suo Gruppo Abele, non smette di dare ascolto e attenzione a chi sta ai margini: "La sfida (…) è passare dall'apatia della sopravvivenza alla rinascita della passione di vita: passione di relazione, di ricerca, di libera costruzione di sé (…)"
Il comitato italiano per il sostegno all'Iniziativa Cittadina Europea per il diritto alla cura, di cui fanno parte anche il Gruppo Abele e Libera, lancia la campagna di raccolta firme "Nessun profitto sulla pandemia". Nel video le parole di don Luigi Ciotti
Dopo le parole di Emanuele Bezzon, capo dei Vigili Urbani della Città di Torino, che accusava i senza fissa dimora di utilizzare il centro di Torino "come un bancomat", la risposta del Gruppo Abele su La Stampa arriva per bocca di Luigi Ciotti
Creare un luogo aggregativo del sociale, un punto di convergenza e incontro delle esperienze del terzo settore impegnate a Torino nel nome del bene comune. Questa la proposta della consigliera comunale Emanuela Audisio, ripresa, in quarta commissione, da Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, che ha anche tenuto a sottolineare l'interconnessione tra "sociale e cultura"
Dopo l'intuizione di Pio La Torre di sottrarre i patrimoni ai clan, nel 1996 lo Stato regolò il loro riutilizzo sociale. "Ma l'iter di espropriazione deve essere più veloce" dice don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera
Lo abbiamo incrociato per la prima volta negli anni '70 nel quartiere impetuoso di Mirafiori, poi a Città del Guatemala. E' mancato don Piero Nota, e mancherà a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Noi lo salutiamo con un pensiero affettuoso e grato
La versione online della cronaca torinese di Repubblica parla del progetto promosso dalla Regione Piemonte messo in campo grazie ad alcune associazioni di tamponare gratuitamente per la popolazione fragile della città. Tra le associazioni, anche il Gruppo Abele: è infatti dal nostro Drop in di via Pacini che sono partiti i test. Nel pezzo, a firma Mariachiara Giacosa, anche la posizione del fondatore del Gruppo, Luigi Ciotti
Partita a Torino, dal Drop In del Gruppo Abele in via Pacini, la campagna di tamponi rapidi Covid nelle strutture che accolgono le persone più fragili: "Un'iniziativa di grande valore, che non va letta però nell'ottica dell'assistenzialismo e nemmeno della mera solidarietà. Si tratta infatti di un prezioso tassello di giustizia sociale", ha commentato Luigi Ciotti
Don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele, racconta il percorso che ha portato al decreto di Papa Francesco per la beatificazione di Rosario Livatino, il giudice, ucciso nel 1990 dalla mafia, che "credeva in un'etica che non fa compromessi"