Luigi Ciotti

Rassegna stampa"Il Vangelo contro violenza, corruzione e indifferenza"

10.06.2021 | Famiglia Cristiana

Sono cristiani, preti, che nel Vangelo hanno trovato l'annuncio di una liberazione piena, anche dalla mafia. Don Luigi Ciotti è stato uno dei primi in Italia a capire l'importanza di fare rete. Da quando nel '65 ha fondato a Torino il Gruppo Abele, per l'inclusione e la giustizia sociale, coniugando accoglienza e cultura, dimensione educativa e proposta politica, i cammini si sono moltiplicati – nel 1995 è nata Libera – e intrecciati anche con altre Chiese cristiane e comunità di fede, con l'obiettivo di formare una nuova coscienza

Rassegna stampaLa mafia si batte solo eliminando le ingiustizie sociali

04.06.2021 | Scarp de' tenis

"Accanto all'azione di magistratura e forze di Polizia occorrono misure di sostegno per chi decide di denunciare e diventare testimone, ma anche per chi sceglie di rompere i vincoli con la famiglia mafiosa", così Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, in un articolo su Scarp de' tenis

Rassegna stampaDon Ciotti: "L'uscita dal carcere di Brusca è una vittoria dello Stato"

04.06.2021 | Famiglia Cristiana.it

Sul sito di Famiglia Cristiana, Vittoria Prisciandaro intervista il fondatore del Gruppo Abele, Luigi Ciotti, a seguito della decisione di scarcerare il boss di Cosa Nostra Giovanni Brusca

NotizieL'Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari

Il Gruppo Abele e don Ciotti, si uniscono all'appello lanciato da Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia e Pax Christi al Governo e al Parlamento affinchè il nostro Paese ratifichi il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari. La pace non può essere raggiunta attraverso la minaccia dell'annientamento totale, bensì attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale

Rassegna stampaIl Papa si prepara a scomunicare i mafiosi

11.05.2021 | El Pais

Il Vaticano crea una commissione per studiare la maniera migliore per chiudere la porta a della Chiesa e dei suoi riti alle organizzazioni criminali mafiose. Tra i componenti della commissione anche don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione antimafia Libera e del Gruppo Abele

Rassegna stampaFalcone, legalità e giustizia sociale

23.05.2021 | La Stampa

"A 29 anni dalla strage di Capaci, dalla morte di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e degli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, il rischio è di una normalizzazione del pericolo mafioso" scrive don Luigi Ciotti sulle pagine del quotidiano torinese: "Rischio di pensare che una mafia meno cruenta non rappresenti più un pericolo, laddove è vero il contrario"

Rassegna stampaSe debe trabajar en una conversión: sacerdote Ciotti sobre excomunión de mafiosos

10.05.2021 | La W Radio

Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, intervistato da W Radio, emittente radiofonica colombiana, sulla lotta dell'antimafia civile in Italia e sulla scomunica dei mafiosi

Rassegna stampaLivatino, il Vangelo contro la mafia

09.05.2021 | La Stampa

Sull'edizione nazionale del quotidiano torinese, il fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ricorda la figura integerrima e potentissima di Rosario Livatino, giudice ucciso dalla mafia, nel giorno della sua beatificazione

Rassegna stampaRosario Livatino, "Sia chiamato beato"

09.05.2021 | TgCom24

Il giudice, ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato dalla Chiesa, è ancor di più con questo riconoscimento una figura capace di graffiare le coscienze. Ma, come spiega don Ciotti a "Stanze Vaticane", la trasmissione di TgCom24, "Bisogna evitare di farne un santino da celebrare. Bisogna continuare a viverlo".

Rassegna stampaRosario Livatino, giudice e beato

09.05.2021 | Rai Uno

Fuori dal sagrato della cattedrale di Agrigento dove è appena stato consacrato beato, don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, spiega, ai microfoni di "A sua immagine", quanto è importante il riconoscimento della figura di Livatino, che ha testimoniato con il sacrificio la fede nella giustizia

NotizieLavoro, occorre un cambiamento radicale. Il messaggio di Luigi Ciotti per il Primo Maggio

Nella società del profitto e della disuguaglianza economica il lavoro non è più un diritto ma, sempre più, una concessione. Una prestazione che non rispetta la dignità della persona, ridotta a strumento di ricchezza. La riflessione di don Ciotti per il Primo Maggio 2021

Rassegna stampaIl seme eretico dell’inquietudine

28.04.2021 | Il manifesto

Per i 50 anni del quotidiano, don Ciotti ne celebra lo spirito: "Un giornale irriverente, fuori dal coro, un veicolo d'inquietudine: quella sana inquietudine che viene dall'abitare le domande con radicalità, senza rimuoverle o ridurle a risposte precostituite, a quella parola facile che tutto semplifica e riporta all'ordine"