Luigi Ciotti a Casal di Principe (CE). Immagine da web
Dobbiamo aderire convinti alla Giornata Mondiale per i diritti dei bambini.
Convinti perché la trascuratezza o anche solo l’indifferenza verso i bambini sono già reato morale, viatico del male, grimaldello che apre la strada a reati penali intollerabili come lo sfruttamento, la violenza, la pedofilia.
Essere indifferenti a un bambino significa aver perso la propria umanità.
Anche in questo senso va letto l’invito di Gesù a lasciare che i bambini vadano a Lui. Figlio di Dio che si è fatto uomo, Gesù sente nei bambini la vita pura, elementare, e proprio per questo indifesa. Gesù ama i bambini perché ama la vita, perché ha dato la vita per la vita. Ecco allora che l’indifferenza verso i più piccoli nasce da una corruzione profonda dell’anima, da un negare la vita che siamo, la vita che s’incarna in noi come relazione e, dunque, responsabilità.
In questo senso i bambini – come i poveri – ci sono maestri. I poveri ci insegnano l’impegno per la giustizia, perché la povertà non è mai una fatalità ma un effetto di scelte ingiuste e scellerate a livello politico e economico. Per parte loro, i bambini ci invitano ad apprendere la cura e la responsabilità nei riguardi dell’altro non solo in quanto persona ma in quanto creatura.
Ci insegnano lo stupore per la vita che nasce e cresce in forme sempre diverse e peculiari. Ci insegnano la bellezza dell’educare quando è anche un educarsi, un crescere insieme nella libertà e nella responsabilità.
Insieme: cioè uniti nel promuovere e custodire le meraviglie della Terra, di cui il bambino è immediata incarnazione.
(luigi ciotti, fondatore del gruppo abele)