Giovani e periferie

Cosa facciamoGiovani e periferie

Progetti educativi rivolti agli adolescenti nei quartieri a rischio

Numeri che raccontano storieIl lavoro del Gruppo Abele nel 2023

2mila

giovani di età compresa fra i 12 e i 28 anni
coinvolti nelle attività educative

584

adolescenti coinvolti
nelle attività di Educativa di strada

68

giovani in situazione di ritiro sociale
accolti dal progetto Nove3/4

371

ragazzi e ragazze coinvolti a Torino
nelle attività del progetto nazionale Present4Future
dedicato al protagonismo giovanile

472

studenti e studentesse coinvolti nel progetto
Liberi di Crescere
contro la dispersione scolastica

178

ragazzi e ragazze coinvolti nelle attività
del progetto FormToinform
sul tema delle migrazioni ambientali

Il Gruppo Abele è nato dall’iniziativa di un gruppetto di giovani, e ai giovani fin da subito si è rivolto. Le primissime attività, negli anni 60 e 70, coinvolgevano ragazzi con situazioni familiari difficili o reduci dall’esperienza del riformatorio e delle case di rieducazione giovanili. Giovani e adolescenti sono ancora oggi al centro della nostra attenzione e di molte delle nostre attività.

I nostri obiettivi

  • educare i ragazzi alla libertà, alla responsabilità e alla cittadinanza;
  • offrire ai giovani occasioni di relazione e crescita attraverso lo sport, il gioco, la lettura, laboratori creativi;
  • contrastare la povertà educativa, specie nei quartieri più a rischio;
  • sostenere nel percorso di crescita emotiva e di studio i giovani più fragili e con minori opportunità;
  • prevenire il disagio giovanile nelle sue manifestazioni più comuni: abuso di alcol e altre sostanze psicoattive, disturbi alimentari, comportamenti violenti.

Le nostre azioni

  • attività di educativa di strada nei contesti informali di ritrovo dei giovani nelle periferie;
  • orientamento scolastico e professionale con gli sportelli di segretariato sociale;
  • un cohousing per giovani; 
  • un servizio dedicato a ragazzi in condizione di ritiro sociale (hikikomori) per sostenere loro e le loro famiglie;
  • percorsi formativi e informativi nelle scuole, in particolare sui temi delle dipendenze, del bullismo e del monitoraggio civico;
  • raccolta di documentazione e pubblicazioni sia specialistiche che divulgative sui temi dell’educazione, dell’adolescenza e del disagio giovanile.

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