Quasi sessant'anni di piccole storie singole che stanno dentro, e compongono, una grande storia collettiva. Che fa memoria del passato, che continua nel presente e che si sforza di costruire il futuro. Assieme a ciascuno di voi, che ci leggete qui. Perché senza i tanti che ci hanno conosciuto, accompagnato, sostenuto, e magari anche criticato, nei cinque decenni che abbiamo alle spalle, il Gruppo Abele non ci sarebbe stato e non ci sarebbe ora. E non potrebbe esserci domani, senza una rinnovata capacità di impegno comune, un nuovo patto di reciprocità.
Abbiamo cercato e cerchiamo di dare il nostro contributo alla storia collettiva con la coscienza dei nostri limiti, cercando di interpretare e promuovere il cambiamento e con la determinazione che ci viene, ogni giorno, dall’incontro con le persone più fragili e bisognose, le quali non chiedono solo aiuto, ma, prima e assieme, rispetto e fiducia, dignità e giustizia.
A questa domanda, spesso silenziosa ma non meno pressante, cerchiamo di rispondere con responsabilità ed efficacia, e prima di tutto con l’ascolto, rispettando la libertà di ciascuno e operando per non lasciare indietro nessuno.
Luigi Ciotti insieme ad alcuni amici fonda a Torino il gruppo Gioventù impegnata per dare una mano a chi vive situazioni di disagio ed emarginazione.
Don Aldo Ellena fonda il mensile Animazione Sociale, per educatori e assistenti sociali, psicologi e insegnanti, formatori e animatori, che nel 1987 verrà affidato al Gruppo Abele.
L’associazione apre a Torino il Centro-droga “Molo 53”, al quale le persone tossicodipendenti possono rivolgersi 24h/24. L’anno successivo nasce a Murisengo (AL) la prima comunità: Cascina Abele.
Dal 28 giugno al 10 luglio il Gruppo Abele si mobilita con una tenda in piazza Solferino per sollecitare l’approvazione di una nuova legge sulle droghe.
Partono i primi corsi dell’Università della Strada, realtà che ancora oggi promuove seminari e convegni su temi legati al sociale.
Si avvia il lavoro della cooperazione internazionale. Oggi il Gruppo è ancora presente in Costa d’Avorio a Grand Bassam.
Il Gruppo partecipa alla fondazione del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza).
Nasce la casa editrice Ega Srl. Dal 2010 diventa Edizioni Gruppo Abele.
Dal Gruppo Abele nascono le prime cooperative, oggi riunite nel Consorzio sociale Abele Lavoro.
A San Vito, nella collina torinese, apre la prima casa-alloggio del Gruppo per persone con infezione da Hiv-Aids.
Esce il primo numero di Narcomafie, mensile sulla criminalità organizzata. La cui eredità verrà raccolta nel 2019 da lavialibera.
Il Gruppo Abele fonda Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Viene avviato un servizio specifico per le persone vittime di prostituzione e tratta.
Apre Oltre lo Specchio, sportello per l'ascolto e accompagnamento di persone transessuali e/o transgender.
Nasce il progetto Genitori&Figli, che mira a dare alle famiglie occasioni di incontro e confronto.
Parte a Torino l’attività di educativa di strada per minori del Gruppo Abele.
Apre in via Pacini a Torino la Drop house, centro diurno che accoglie donne (anche con figli) che vivono particolari situazioni di povertà, disagio e vulnerabilità sociale.
Nasce il dormitorio, oggi Casa di ospitalità, con 25 posti.
Nasce la prima comunità mamma-bambino per donne in difficoltà con figli minori. Più di recente ha preso avvio anche un servizio per nuclei papà-bambino.
Nasce Via delle Orfane 15, una coabitazione dove alcuni giovani vivono con coetanei che attraversano un momento di difficoltà.
Nello stesso anno, apre Binaria: libreria, bottega, pizzeria e spazio bimbi, luogo di incontro per i cittadini.
Apre VIC, servizio di accoglienza per persone richiedenti protezione internazionale con gravi problemi di salute.
Nasce Casacomune, scuola permanente di formazione scientifica e incontro sociale per promuovere i valori dell’ecologia integrale.
Parte il progetto Nove ¾ per il supporto educativo di ragazzi in situazione di ritiro sociale.