10.05.2020 | L'Espresso
All'interno del reportage di Rita Rapisardi sulla dipendenza da sostanze nell'emergenza Covid, il commento sulla situazione torinese a cura di Lorenzo Camoletto: "Con la chiusura dei drop in (104 in Italia, concentrati al Nord), sono scomparsi alcuni servizi per i tossicomani, ma anche per i senza fissa dimora o immigrati, come la possibilità di farsi una doccia, ricevere un pasto a pranzo o avere un posto dove trascorrere la giornata. Se prima si poteva vivere con lo scollettamento - piccole elemosine per raggiungere una somma per comprare la dose - o con piccoli lavoretti in meno, tutto questo è scomparso", spiega Lorenzo Camoletto del drop in del gruppo Abele, il primo ad aprire a Torino nel 1997.
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