In questi mesi sono nate diverse “comunità monitoranti” il cui obiettivo è quello di valutare l’attuazione dei progetti del Pnrr e prevenire fenomeni corruttivi. Ma il governo non ha ancora reso pubblici i dati in formato aperto. “Fin da febbraio 2021 abbiamo chiesto alle istituzioni di non scrivere questo piano senza di noi e soprattutto di prevedere un meccanismo di controllo pubblico e civico" spiega Leonardo Ferrante, coordinatore di Common, un progetto del Gruppo Abele e di Libera che si occupa di prevenzione alla corruzione, partner di Libenter. "Non siamo mai stati ascoltati per poi scoprire che, invece, i gruppi economici influenti, come Eni, hanno partecipato alla stesura: quindi non era un problema di fretta”.
Leggi l'articolo di Luca Rondi