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Inefficienze, ritardi, pratiche scorrette, fino a vere e proprie violazioni di legge. Un trattamento poco riguardoso e spesso del tutto arbitrario, col risultato che le persone migranti non soltanto non vedono tutelati i propri diritti, ma non sono neppure messe in grado di rivendicarli secondo le normative vigenti.
È ciò che molte realtà attive nell'accoglienza delle persone di origine straniera rimproverano all'Ufficio Immigrazione della Questura di Torino, teatro di attese lunghissime e spesso vane per chi ha bisogno di ottenere documenti indispensabili alla vita quotidiana, al lavoro, allo studi o alla semplice permanenza sul territorio italiano. Si è spiegato che i disagi e gli intoppi nello svolgimento delle pratiche sono causa di un sottodimensionamento dell'ufficio stesso, dovuto ai tagli al personale addetto. Ma questo motiva solo in parte le molte inadempienze segnalate, e certamente non giustifica gli atteggiamenti irrispettosi e talvolta vessatori che uomini, donne e anche bambini si trovano ad affrontare in quella sede.
Per questo saremo al finaco dell'Asgi e di altre realtà che, nella mattinata del 20 aprile, attueranno un presidio di fronte all'ufficio per chiedere maggiore rispetto per le persone e uno sforzo di riorganizzazione e digitalizzazione necessario a tutelarne i diritti.