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La povertà cresce, in Italia e nel mondo, e di pari passo aumentano l’emarginazione, la disoccupazione o l’offerta di lavori indegnamente retribuiti, incapaci di garantire una sussistenza, Ma anche le migrazioni forzate, lo sfruttamento ambientale, le guerre mosse da interessi economici.
A fronte di tutto questo, la politica troppo spesso promette e non mantiene, poiché al dilagare delle povertà materiali ha corrisposto un impoverimento etico-culturale che ha trasofmrato la politica stessa in un mero esercizio di potere.
Su La Stampa, in occasione della Giornata mondiale dei poveri, Luigi Ciotti si chiede cosa serva per affrontare alla radice il problema.