Il 1° dicembre si avvicina e Torino Fast Track City non si fa trovare impreparata.
La rete di associazioni, patrocinata da Ministero delle politiche sociali e Regione Piemonte, in stretta collaborazione con il Comune di Torino, ha approntato un calendario ricco di eventi, non solo a carattere sanitario.
A Torino, da alcuni anni la rete si organizza per sensibilizzare, informare e prevenire malattie e infezioni sessualmente trasmissibili. Testing night, incontri informativi, laboratori e conferenze sono gli strumenti per diffondere informazioni e consapevolezza. Ma anche per lottare contro lo stigma che la nostra società ancora crea attorno alle persone che contraggono l’infezione.
Per il 1° dicembre 2023, Giornata mondiale di Lotta all’Aids, la rete ha organizzato, dal 23 novembre al 2 dicembre, una settimana di iniziative in diversi luoghi della città, pensati e scelti soprattutto per andare incontro ai giovani. E quindi: info e testing night il 23 novembre all’Unione culturale Franco Antonicelli, il 24 a Palazzo Nuovo, il 30 ad Almaterra e il 1° dicembre sul tram storico Gtt in sosta in piazza Carlina, oltre che all’Ospedale Valdese, in via Carlo Alberto e in via Lanino; il 2 dicembre a Todream in corso Romania e in piazza Castello. La serata del 1° dicembre vedrà anche il Rockontest, un concerto dei gruppi musicali delle scuole torinesi che hanno partecipato alle attività formative legate a Beata Conoscenza, aperto a tutti, all’ITI Majorana di Grugliasco.
Il 27 novembre alle 12 nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico, saranno presentate le iniziative della Città di Torino e le attività realizzate nell’ambito del progetto Torino Fast Track City per la prevenzione della malattia, la diffusione di una cultura della consapevolezza e della cura e il contrasto ad ogni forma di stigma e pregiudizio. A farlo saranno Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino; Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino; Giuseppe Vernero, presidente Croce Rossa Italiana comitato di Torino. Insieme alle iniziative anche i numeri: nuove infezioni, trend annuale e difficoltà su cui lavorare o punti forti da potenziare, i nodi dell'incontro.
Tutte iniziative che vanno al di là della programmazione annuale legata al 1° dicembre per garantire impegno costante: offrire alla cittadinanza intera dei punti di riferimento diffusi sul territorio, facilmente accessibili senza prenotazione o code e con l'approccio accogliente che le associazioni e i volontari esperti del settore sanno garantire. Tutto per meglio controllare la propria salute ed evitare i rischi di infezioni e malattie sessualmente trasmesse.
Fast Track Cities è un’iniziativa globale lanciata alla Conferenza mondiale sull'AIDS nel 2014. Da quell’anno numerose città hanno aderito, per arrivare oggi a una rete internazionale che offre la possibilità di condividere azioni locali per porre fine alle malattie sessualmente trasmesse e in particolare all’Aids.
In Italia le Città che ne fanno parte sono già 12: oltre a Torino, anche Milano, Sanremo, Bergamo, Brescia, Firenze, Latina, Palermo, Ancona, Legnano, Modena, Genova.
Le associazioni piemontesi che hanno sottoscritto insieme alla Città di Torino la Dichiarazione di Parigi sono il Gruppo Abele, Anlaids Torino, Croce Rossa Italiana - Comitato Torino, Associazione Giobbe, Casa Arcobaleno, Arcobaleno Aids e LILA Piemonte.
Gli obiettivi della rete, da realizzarsi entro il 2030, sono riassumibili nella formula "95-95-95". Che sta per: 95% di persone con Hiv che conoscono il proprio status; 95% delle persone che conoscono il proprio stato e sono in terapia antiretrovirale e 95% di persone in terapia che raggiungono la soppressione virale.