Domande, dubbi su immagini viste sul web, tutto quello che non si ha il coraggio di chiedere a mamma e papà. Molte scuole torinesi hanno corsi di educazione all’affettività e sessualità, ma non tutte. Alcune preferiscono di no.
Un tema ancora spinoso, come dimostra il caso emerso alla scuola media Nigra dove cinque famiglie hanno ritirato i figli da un corso di matrice cattolica, raccontato ieri dal Corriere Torino. "Fornire nozioni chiare e corrette è la cornice", dice la psicologa Simona Baracco, referente del progetto Con-tatto dell’Università della Strada Gruppo Abele. Poi lo spazio è lasciato a loro.