Premierato e diritti ambientali

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Nel suo saggio "I non rappresentati", Valentina Pazé delinea i limiti e le lacune del nostro sistema politico. Mentre riforme come il premierato acquisiscono rilevanza nel dibattito pubblico, sarebbe prioritario interrogarsi su chi viene escluso dal processo decisionale: le minoranze, coloro che si astengono e persino l'ambiente

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Con oltre due miliardi di elettori in tutto il mondo pronti a esprimere il proprio voto quest'anno, ci troviamo di fronte a una sfida cruciale per la democrazia rappresentativa. Nel suo saggio I non rappresentati pubblicato da Edizioni Gruppo Abele, Valentina Pazé, professoressa di Filosofia Politica all'Università di Torino, ci guida attraverso un'analisi approfondita sui limiti e le lacune del nostro sistema politico. Mentre le riforme come il premierato e l'accentramento dei poteri acquisiscono sempre più rilevanza nel dibattito pubblico, dobbiamo interrogarci su chi viene escluso da questo processo decisionale: le minoranze, coloro che si astengono e persino l'ambiente. Pazé ci incoraggia a esplorare alternative innovative e a riconsiderare le fondamenta della nostra democrazia per garantire che nessuno venga lasciato indietro. L'obiettivo è quello di creare un sistema politico che rifletta pienamente la diversità e la complessità della nostra società, inclusi i bisogni e le voci dell'ambiente naturale che ci circonda.

 

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(Christian Azzara e Toni Castellano)

In questo articolo Ambiente, Cultura e formazione, Giovani

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