“Casa, margini, resistenze” è il titolo evocativo scelto per l’assemblea, strutturata in momenti di confronto con esperti, riunioni plenarie e gruppi di lavoro. I partecipanti, venuti da tutta Italia, hanno evidenziato la necessità di porre al centro dell'agenda sociale e politica italiana il diritto all'abitare, per rispondere alla crisi abitativa e alle disuguaglianze derivanti dalla mancanza di alloggi pubblici e privati, nonché dai processi di privatizzazione, gentrificazione e turistificazione.
Tante le realtà promotrici, protagoniste anche di un percorso preparatorio che nei mesi scorsi era servito a individuare i principali nodi critici, così come alcune buone pratiche messe a punto nei territori: Agevolando, Alta Tensione Abitativa, Arci, Banca Etica, Cgil, Chiediamo Casa, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), Comitato Abitare in via Padova, Comunità San Benedetto al Porto, Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora (fio.PSD), Forum Cambiare l’Ordine delle Cose, Forum Disuguaglianze e Diversità, Gruppo Abele, Legambiente, Nuove Ri-Generazioni, Ocio Venezia, Rete Nazionale Coabitare Solidale, Sbilanciamoci!, Solid Roma, Spin Time Labs, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari (Sunia), Unione degli Universitari (Udu), Unione Inquilini. Ma il Social Forum sta connettendo sempre di più associazioni, sindacati, studenti, finanza etica, ricerca, terzo settore, attivismo ambientalista, femminista, LGBTQUIA+ e antirazzista.
“Chiediamo un rinnovato protagonismo istituzionale nelle politiche abitative – viene spiegato al termine degli incontri – ma anche investimenti pubblici per rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, una riforma fiscale progressiva, regole sul mercato privato, limiti agli affitti brevi turistici, studentati pubblici, soluzioni per l’emergenza sfratti e molto altro. Nei prossimi giorni pubblicheremo tutti i documenti e l’agenda conclusiva che toccherà aspetti come il ruolo degli enti locali, delle università e del diritto allo studio, nonché di sperimentazioni positive”.
“Noi non ci fermiamo qui. L’assemblea dei giorni scorsi – aggiungono i partecipanti – è stata soltanto l’inizio di un percorso inedito. Un momento che vede tante realtà diverse unirsi per formare una rete nazionale di analisi e lotta. Una svolta fondamentale nell’ambito della battaglia per la casa, che continuerà a farsi sentire grazie a campagne tematiche, iniziative territoriali e nazionali. Metteremo in piedi una nuova piattaforma di coordinamento per rafforzare la rete. Ma vogliamo anche parlare con il Governo, le Regioni e i Comuni per chiedere risposte urgenti, restando pronti a mobilitarci in tutto il Paese se necessario”.