Rassegna stampa"Proteggere i ragazzi e i giovani dal vortice del gioco d'azzardo"

Il settimanale della diocesi di Torino racconta l'incontro pubblico al Valdocco dal titolo 'Lascio o raddoppio?' sulle problematiche del gioco d'azzardo, anche tra i ragazzi e i giovani

28 aprile | La Voce e il Tempo
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Il settimanale della diocesi di Torino racconta l'incontro pubblico al Valdocco dal titolo Lascio o raddoppio? sulle problematiche del gioco d’azzardo, anche tra i ragazzi e i giovani. Secondo i dati raccolti dal Gruppo Abele, circa 5 studenti su 20, in particolare di sesso maschile, giocano d’azzardo in maniera problematica. C’è poi una fetta di ragazzi che si approccia al gioco saltuariamente, circa il 50%, e poi un 30% di giocatori ‘accaniti’ nel calcio scommesse soprattutto, ma anche nelle sale bingo e nei giochi on line. Gli esperti del Gruppo Abele Pasquale Somma, counsellor professionista, e Francesca Corona, educatrice professionale, sono partiti da che cos’è il 'gioco d’azzardo' e quando diventa problematico e poi patologico: "quando si spende una somma di denaro sempre maggiore, si gioca sempre più spesso e sempre più a lungo, perdendo il controllo». Da lì si sfocia nel gioco patologico «in cui si gioca per rifarsi spendendo oltre le proprie possibilità; il gioco, divenuto incontrollabile, diventa l’unico obiettivo della propria vita, si mette in discussione tutto, famiglia, studio e lavoro; l’azzardo passo dopo passo, ma in modo repentino, logora tutto e, se si viene scoperti, si tende a negare di avere un problema con infinite menzogne".
 

In questo articolo Dipendenze, Famiglie, Giovani