The New Yorker, una delle riviste più prestigiose e storiche degli Stati Uniti, dedica alcune pagine all’impegno di Luigi Ciotti, di Libera e del Gruppo Abele nell’aiutare donne e minori in fuga da contesti familiari mafiosi.
Un racconto dettagliato e avvincente che, oltre a concentrarsi su alcune vicende personali, invita a riflettere sul rapporto tra l’Italia e il crimine organizzato e sul ruolo della società civile nel promuovere il cambiamento.
Nel lungo articolo trova spazio anche la storia del Gruppo Abele sin dalla fondazione: la lotta all'ingiustizia sociale come premessa per un'Italia più eguale e più forte contro il malaffare.