Grazia Zuffa, i giorni del lutto per la sua mancanza

Il ricordoGrazia Zuffa, i giorni del lutto per la sua mancanza

Una memoria collettiva del Gruppo Abele per la studiosa, fondatrice di Forum Droghe e della Società della Ragione, già Senatrice della Repubblica

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Si può essere diretti e schivi, assertivi e ritrosi al tempo stesso? Il comportamento di Grazia ne è testimonianza. Tanto determinata nello svelare le ipocrisie e le dinamiche del potere a danno dei più deboli, quanto discreta, quasi evitante, nel raccontare di sé e proteggere i suoi affetti. É un aspetto di stile di Grazia che, nel suo rigore, sapeva ben distinguere tra ruolo pubblico e sfera personale. In stridore, ed anche qui all’opposizione, rispetto al clima di oggi dove tutto spesso si mescola, talvolta con indecenza.

Sì il rigore che, nel ragionamento, trovava in Grazia il suo pezzo forte. Un ragionamento di logica stringente, diritto al punto e alla tesi da dimostrare, antiretorico, senza fronzoli né concessioni autoreferenziali, controllato in ogni passaggio da uno screening scientifico, portato all’osso e pronto a sottoporsi al processo di falsificazione.

Il rigore del suo pensiero ne ha reso ancora più affascinante l’insegnamento. Proprio nei giorni del lutto per la sua mancanza, ci rendiamo personalmente conto quanto Grazia sia stata maestra nell’allargare l’orizzonte oltre lo sguardo clinico sulle dipendenze, evitandone il ripiegamento su se stesso, coniugandolo invece con il respiro di un approccio psico-sociale di cui le siamo grati.

L’autoregolazione dei processi sociali informali che regolano il consumo, l’incidenza delle politiche di intervento nel determinare i destini delle persone, fino alla critica al cuore delle Convenzioni Internazionali che sanciscono l’illusione della “guerra alla droga” e di un salvifico quanto auto-etero distruttivo “consumo zero”, sono solo alcuni dei suoi importanti contributi. Portati avanti, sempre intrecciando le iniziative di cambiamento, praticate nei diversi contesti, con poderose riflessioni teoriche, dati di ricerca, profondità culturale.

Ci piace pensarla e ricordarla attiva ed attivista, come è sempre stata la sua vita, nello svolgimento del suo ruolo nella Commissione nazionale di bioetica, impegno oggi di grande rilevanza a cui Grazia teneva particolarmente. Mancherà la sua voce in quella Commissione, come mancherà a tutti noi.

 

Fondazione Gruppo Abele

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