La società civile per la sanità pubblica

AppelliLa società civile per la sanità pubblica

"Non possiamo restare in silenzio" è il titolo del documento che il Gruppo Abele con altre 130 associazioni sottoscrive e pubblica per chiedere tutele e rilancio del servizio sanitario nazionale

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Oltre 130 associazioni, tra le quali anche il Gruppo Abele, aderiscono all’appello Non possiamo restare in silenzio. La società civile in difesa della sanità pubblica, e diffondo un documento che contiene riafferma valori e indirizzi comuni per individuare gli elementi fondamentali per il rilancio del sistema sanitario nazionale, anche alla luce dell’attuale preoccupante dibattito politico e istituzionale.

Il percorso avviato con l’appello del novembre 2024 ha l’obiettivo di unire le tante forze che sempre più diffusamente, in tutte le regioni, non vogliono arrendersi al declino del servizio sanitario nazionale, sono pronte a partecipare a iniziative di mobilitazione e chiedono un eguale impegno da parte dei decisori e delle forze politiche.

Il documento si apre con un elenco di 10 punti chiave e si articola in due capitoli: il rilancio e l’autonomia differenziata come problema per la tutela della salute.
Ciascun capitolo affronta i temi che più minacciano i diritti e il benessere delle persone. Il documento non ha quindi ambizioni di esaustività ma intende individuare cosa non si deve fare (né oggi, né domani) e cosa si può fare (a partire da oggi) per avviare una decisa inversione di tendenza. Nel documento non trovano adeguata trattazione alcuni temi che, per quanto importanti, potranno essere sviluppati in successivi momenti di approfondimento, a partire dall’assistenza ospedaliera, area relativamente più strutturata e organizzata di altre che richiedono invece un consistente e urgente impegno.

 

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