E' finito un anno di servizio civile al Gruppo Abele e un anno nuovo è appena iniziato. Diamo il benvenuto ai civilisti che hanno cominciato l'11 dicecembre, portando avanti il testimone di questa avventura. Salutiamo invece chi fino al 10 gennaio, per un anno, ha lavorato all'interno delle nostre comunità e chi si è speso nella sede amministrativa. I ragazzi che si sono impegnati nella nostra associazione hanno voluto restituire un po' del loro percorso, attraverso parole, citazioni, aforismi, pensieri in rima... A loro va il nostro enorme GRAZIE e anche l'in bocca a lupo più sincero per un futuro pieno di soddisfazioni!
Tre anni di Università, ti laurei e senti il bisogno di sporcarti le mani. Un bando, una raccomandata e tanta attesa. Un colloquio, una graduatoria, l’ansia e l’emozione di iniziare. Ed è gennaio, nevica e si inizia a correre, in Barriera di Milano. Si corre piano, quasi si cammina, a volte si cade, ma ci si rialza. Passano i mesi, passano le persone, inizi a correre ti ritrovi uno zaino sulle spalle che diventa sempre più pesante. Ed è di nuovo gennaio, piove e tagli il traguardo. Lo zaino ha raggiunto un bel peso, lo apri: tanta fatica, tanta stanchezza, ma controbilanciate da storie, volti, persone, esperienze. La corsa è finita e non ti importa la posizione di arrivo; ti senti comunque vincitoreMi sono calata in un contesto lontano anni luce dal mio mondo quotidiano. Quello che ho ottenuto è stato sudato, sì, ma è una ricompensa che vale tutte le insicurezze, le aspettative (anche quelle tradite), i sacrifici e il tempo dedicato senza mai aspettarmi nulla in cambio. Intanto i ragazzi ricordano il mio nome, che non è poco, ogni tanto mi cercano, ogni tanto dicono “si è sentita la tua mancanza”. Con questa frase credo di aver svolto abbastanza bene il compito che mi ero prefissata, essere utile a loro, essere di compagnia, saperli far ridere, essere qualcuno lì per loro. Così ho cominciato e così finisco. Io non mi posso dimenticare di nessuno...Siamo stati in viaggio per un anno in luoghi tanto vicini ma dentro realtà a noi lontane. Abbiamo conosciuto persone, uomini e bambini, madri e figli, genitori assenti, anime sole. Tutti belli, tutti fragili, tutti forti. Abbiamo visto persone chiedere aiuto, rialzarsi da terra, impegnate nello sforzo di cambiare vita. Il tempo da noi dedicato e i risultati ottenuti sono la più grande ricompensa per tutte le difficoltà avute. Abbiamo imparato a non aver paura di decidere, andando oltre a quello che ancora non sapevano e ancora non avevamo. Solo nella relazione l’esperienza si trasforma da mera acquisizione di tecniche, a vera e profonda crescita personale Mi porto dietro: la fatica di adattarsi, la gioia delle cose nuove; la stanchezza delle corse, l’entusiasmo delle vittorie; la soddisfazione di non mollare; bellezza di imparare ogni giorno; i legami creati, i sorrisi incontrati. Consapevole che per ogni fine, un nuovo inizio arriveràAvevo paura, ne avevo tantissima. Un piccolo seme in mezzo ad altri mille. Poi ho ricevuto acqua, in abbondanza. Questo mi ha aiutato a radicare per bene le radici al terreno, mi ha fatto crescere. Salivo sempre più su, mille rami. Apparivano poi le foglie, poi i frutti … e ora li raccolgo tutti...