Dal 2 al 4 febbraio il Gruppo Abele ha partecipato a #Contromafiecorruzione, evento formativo biennale organizzato da Libera per fare il punto sulla lotta alle mafie, in Italia e all'estero, realizzando un documento guida da cui partire per costruire i prossimi impegni concreti della rete antimafia in ambito sociale, educativo, politico e dell'informazione. Per la prima volta, in questa quarta edizione, a “mafie” si è deciso di affiancare il termine “corruzione”: «una mano che strozza in guanti bianchi», l’ha chiamata Luigi Ciotti nella plenaria d’apertura, ribadendo lo stretto legame fra questi due, «crimini contro la società, non solo contro la legge».
Saperi, Economie, Persone e Racconti sono le 4 parole chiave che hanno guidato i lavori degli 11 workshop, per affrontare il tema delle mafie e della corruzione sotto ogni punto di vista: dal racconto cinematografico alla religione, dal commercio alle istituzioni. Nella plenaria finale, la restituzione dei lavori di gruppo è stata riassunta in 4 documenti e affidati alla lettura di altrettanti attori che con le loro interpretazioni, sul grande e piccolo schermo, hanno contribuito alla diffusione del pensiero antimafioso: Giulio Scarpati (per la serie tv "Squadra Antimafia"); Michela Cescon (che ha interpretato la moglie di Libero Grassi in "A testa alta"); Vanessa Scalera (Lea Garofalo nel film "Lea" dedicato alla donna che per amore di giustizia e di sua figlia seppe opporsi allo strapotere della mafia a costo di morirne) e Claudio Gioé (che ha intepretato Mario Francese, giornalista che per anni ha cercato con le sue inchieste di fare luce sulle attività corruttive della malavita organizzata).
Ma non solo sulle spalle dei simboli dell'antimafia può fondarsi la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata; lo ha ribadito Rosy Bindi, presidente uscente della Commissione Antimafia, intervenuta alla tre giorni di Libera: «Dobbiamo far capire a questo Paese che non deve aver sempre bisogno di eroi». Le mafie si battono tutti i giorni, tutte e tutti insieme.
(christian azzara)