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NotizieLa natura si racconta

Quanto è importante saper narrare l'ambiente oggi e quanto questo riguarda il nostro futuro: dal 25 al 28 luglio, alla Certosa 1515 di Avigliana (To), la quinta edizione della Scuola di Narrazione Educativa, dedicata all'eco-narrazione e alla pedagogia ambientale

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La natura si racconta è il titolo della quinta edizione della Scuola di Narrazione Educativa, in programma dal 25 al 28 luglio nella Certosa 1515 di Avigliana, lo splendido ex Convento di San Francesco che si trova lungo la strada che porta alla Sacra di San Michele, abbazia piemontese, alle pendici del monte Pirchiriano, dove si apre la Val di Susa.

La Scuola è nata nel 2013 da un’idea di Duccio Demetrio, direttore scientifico del Centro Nazionale Ricerche e studi autobiografici della Libera università dell'Autobiografia di Anghiari, con la collaborazione del Gruppo Abele di Libera di don Ciotti, dell’Associazione Certosa 1515 e del B. Centovalli Literary Agency Scouting & Editing. L’obiettivo è quello di fare della narrazione, per chi già la usa nel proprio lavoro come insegnanti, educatori professionali, operatori della cura e della salute, animatori culturali, un’opportunità didattica per un aggiornamento delle competenze pedagogiche e narratologiche: educare narrando e narrare per educare.
Il tema scelto per questa edizione è inappellabile. L’insostenibilità del nostro stile di vita in relazione con l’ambiente: l’ultimo rapporto pubblicato nel 2018 per il Vertice di Incheon dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC), il più importante organismo scientifico dedicato alla ricerca su come sta cambiando il clima, soprattutto in seguito alle attività umane, afferma che se i Paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare i gas serra, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi fra appena 11 anni, nel 2030, causando conseguenze catastrofiche per noi e per il pianeta.
Fenomeni metereologici estremi, migrazioni di massa, una generazione, quella dei millenials, che insorge chiedendo di intervenire sono tutte manifestazioni naturali del fatto che tutti, da molto, abbiamo presentito l’approssimarsi del cataclisma ambientale. Eppure siamo incapaci di comprenderlo e condividerlo.
La Scuola di Narrazione Educativa intende dunque formare sulle tecniche dell’eco-narrazione e della pedagogia ambientale. Proponendo anche degli sguardi sull’importanza della natura nei percorsi di cura in un approccio multisciplinare che metterà insieme scrittori, ambientalisti, educatori, guide naturalistiche come Marco Battain, Marco Bertone, Lucia Bianco, Marilena Capellino, Benedetta Centovalli, Denis Paone, Vinicio Perugia. Con due serate speciali, aperte al pubblico, di incontro con autori che attraverso opere di poesia e di narrazione si occupano di tematiche ambientali: il 26 luglio con Tiziano Fratus ed il 27 luglio con Antonio Moresco.
Lungo tutto il periodo si alterneranno momenti teorici a laboratori, incontri con testimoni e narratori, passeggiate nel bosco e raccoglimenti di riflessione in silenzio.
Allora, prima che faccia troppo caldo, iscriviti anche tu!

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In questo articolo Ambiente, Cultura e formazione

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