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Il 12 maggio riaprirà i battenti il Salone Internazionale del libro di Torino, appuntamento diventato parte della cultura e del folklore di noi torinesi. Il tema proposto quest’anno dagli organizzatori è quantomeno impegnativo: Visioni.
E per noi, operatori convertiti ad editori, le visioni sono sempre state il miglior modo di procedere, con la saggezza acquisita dagli errori e dall’esperienza e la speranza di continuare a lavorare al meglio.
Per questo anche stavolta scommettiamo sulla nostra visione. Affinché la cultura sia un valore da promulgare, uno strumento di crescita, uno scopo di aggregazione e una modalità di incontro. Anche al Salone del libro, dove, come spesso avviene, le grandi case editrici e i colossi della comunicazione inglobano parti sempre maggiori di diversità culturali. Anche nel vivido maggio torinese, dove ovunque si parla di libri e letture, dove le iniziative si moltiplicano, fino alla saturazione. Anche nel regno della grande distribuzione noi, e tante piccole realtà che lottano per ritagliarsi uno spazio nella produzione di una cultura altra e possibile, scommettiamo su di noi.
E lo facciamo controcorrente. Abbiamo aumentato lo spazio espositivo e porteremo con noi, accanto alla nostra produzione editoriale, pillole di quelle attività che il Gruppo Abele porta avanti: i lavori delle donne della Drop House, il nuovo marchio Semina, le piante del nostro vivaio, l’esperienza del nostro centro commensale. Perchè la varietà della nostra associazione è essa stessa cultura, è parte della sfida di esserci, con la fatica che tutti noi riconosciamo ogni giorno nella nostra attività quotidiana.
È, comunque, una visione.
L’appuntamento è dal 12 al 16 maggio. Ci troverete nel secondo padiglione, corridoio M, stand n. 137. Vi aspettiamo tutti!
(elena gallina, responsabile della casa editrice Edizioni Gruppo Abele)