06.11.2019 | Dire
Napoli - "Senza lavoro una società muore". Lo ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e Gruppo Abele, incontrando i lavoratori Whirlpool nello stabilimento di via Argine a Napoli. "Esistono anche i morti vivi - spiega - che sono le persone che vengono impoverite, che non hanno diritti, che non hanno strumenti per poter portare avanti le proprie famiglie e i propri figli. E i morti vivi, nel nostro Paese, sono fortemente aumentati". L'appello di don Ciotti è "alla politica, all'economia, che non facciano solo promesse e non ricorrano solo emergenze, ma costruiscano un percorso per dare dignità e libertà alla gente" con il lavoro "strumento fondamentale per farlo". In questa situazione emergono anche cose positive, evidenzia don Ciotti, come il presidio che i lavoratori della sede napoletana della multinazionale hanno messo in atto e che è "una risposta alla camorra, alla corruzione, all'illegalità. Loro sono lottatori per la vita, perchè chi lotta per la vita lotta per la speranza". Per il fondatore di Libera c'è il rischio che "venga privatizzata anche la speranza quando si fanno interventi che garantiscono solo alcuni: la speranza - conclude - deve garantire la dignità e la libertà di tutti".