Da quest'anno il progetto Genitori&Figli del Gruppo Abele ha avviato una proposta formativa e ricreativa rivolta ai Centri Estivi per affiancare e arricchire la loro offerta. L'iniziativa è pensata per bambini/e e ragazzi/e dai 6 ai 12 anni e verte su due temi da sempre cari al Gruppo Abele: le migrazioni e il rapporto Io-Altro.
Siamo tutti diversi ma siamo anche tutti uguali: per afferrare questa verità in apparenza paradossale proponiamo un'iniziativa articolata su più livelli:
la lettura: sfruttando la narrazione come veicolo di identificazione faremo conoscere ai più piccoli le storie dedicate a chi è dovuto scappare dalla sua terra in cerca di un futuro migliore e attraverso la creatività daremo spazio all'immaginazione come sguardo alternativo a quello proposto dai mass media.
In questi anni la letteratura per l'infanzia si è arricchita di numerosi testi che consentono di far riflettere in maniera semplice, ma non semplicistica, su un tema complesso come quello delle migrazioni. Lo straniero come topos è un ottimo punto di partenza per parlare, più in generale, dell'Altro. Poiché è possibile imparare a stare in gruppo divertendosi!
il gioco: che cosa sappiamo davvero sulle migrazioni? La differenza è un limite o un arricchimento? Attraverso dei giochi di gruppo proveremo a ragionare sui pregiudizi e a de-costruire gli stereotipi legati a tutto ciò che è diverso e altro da noi.
Il Centro Estivo è anche un occasione per incontrare nuovi amici e per conoscere meglio persone che vediamo durante l'anno ma che conosciamo solo superficialmente. Stare in gruppo non è sempre facile, così come mantenere l'equilibrio tra il divertimento e i confini dettati dagli animatori.
la testimonianza: per terra c'è una cartina in cui è disegnato sopra tutto il mondo. I bambini la guardano attentamente. "Avete visto come è piccola l'Italia?", chiede uno studente. Poi arriva Abu, che viene dal Ghana e ha affrontato un lunghissimo viaggio per scappare dalla guerra e dalla disperazione. Nascosto in un camion ha attraversato il Burkina Faso, il Niger, la Libia... E poi il Mediterraneo, quel mare dove solo nel 2016 hanno perso la vita più di 2.800 migranti.
Proponiamo anche laboratori di pensiero e di esperienze pratiche con giochi di cooperazione, collaborazione e negoziazione. Pace è una parola piccola che fa diventare grandi: occorre che tutti noi impariamo a conoscere e ad apprezzare le nostre diversità, uno dei segreti per mediare i conflitti.
I centri estivi interessati alle attività proposte dal Gruppo Abele possono scrivere a genitoriefigli@gruppoabele.org o chiamare lo 011-3841083
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