19.05.2022 | Oggi
"Uno dei frutti di quel martirio e di quella sofferenza è il prendere coscienza delle nostre fragilità. Il rischio oggi è quello di fare ortopedia sociale, non reggere più l'urto del tempo. Molto è stato fatto in questi trent'anni ma serve un altro scatto", il fondatore del Gruppo Abele in un'ampia intervista sul settimanale Oggi, ricorda il 23 maggio di Capaci 1992 e racconta il percorso collettivo nato dalla strage.
Leggi l'intervista a don Luigi Ciotti