I 50 anni dall’ordinazione sacerdotale del fondatore del Gruppo Abele: “La fede comporta il coraggio di vivere il Vangelo e non solo predicarlo, facendo della Parola di Dio un’etica, un modo d’essere”. Tra le parole di Luigi Ciotti anche una disamina sulla condizione sociale della città di Torino che "rimane una città profondamente diseguale, dove i diritti sono spesso subordinati al reddito. Una città che investe sull’innovazione tecnologica e sui servizi per il turismo, motori innegabili di sviluppo, senza vedere che i servizi e le tecnologie di base ancora mancano o sono insufficienti a tanti poveri, con difficoltà di salute o privi di una rete di relazioni. Proprio come 50 anni fa, la sfida è dimostrare che la solidarietà è importante, ma non può tamponare le falle di un sistema pubblico che lascia indietro troppa gente. Servirebbe meno solidarietà e più giustizia".