10.400 pacchi di prodotti caseari, distribuiti all'interno di quattro attività del Gruppo Abele a cento nuclei familiari in grave difficoltà economica o in forte disagio sociale. Sono i numeri principali del quinto anno di vita di Abbraccia una mamma, progetto promosso dal Gruppo Abele insieme ad Abit Trevalli con il duplice obiettivo di estendere l'accesso al cibo alle famiglie (molte delle quali numerose) che non riescono a mettere insieme più di uno o due pasti al giorno, garantendo nel contempo una buona qualità dei prodotti. Fine raggiunto, a sentire un campione di 70 mamme intervistate:
il 70% di loro ha dichiarato che l'introduzione dei prodotti caseari, e soprattutto quelli freschi (latte e mozzarelle in primis), ha modificato in modo sostanziale le abitudini alimentari delle proprie famiglie, impattando con maggior beneficio su bambine e bambini, che fanno una prima colazione più equilibrata.
Ma benessere significa anche prendersi diritto allo spazio, al tempo libero, alla ricreazione. Per questo, tra maggio e giugno, per 70 tra bambine e bambini e 60 mamme sono state organizzatedue gite in fattoria, a contatto con il verde e la natura: due giornate all'aria aperta, per correre in libertà e scoprire giocando come nascono i prodotti che arrivano a tavola.
Grazie ad Abbraccia una mamma, sono stati inoltre realizzati nuovi bagnetti a misura di bambino all'interno di una delle due comunità protette dove il Gruppo Abele accoglie mamme e figli minori in situazioni familiari difficili, spesso in fuga da relazioni violente o a rischio di violenza ed è stato possibile tenere una parte dei laboratori di cucina per donne di origine straniera all'interno della Drop House.