Un traguardo importante, inseguito con volontà e impegno.
Oggi 37 donne di origine straniera che hanno frequentato i nostri corsi di alfabetizzazione esono state accompagnate nel percorso verso l'esame di Primo Livello - corrispondente alla terza media - ricevono l'attestato di promozione.
Sono state bravissime, perché per nessuna di loro lo studio era l'attività principale della giornata. Quasi tutte hanno già la responsabilità di una famiglia, eppure hanno trovato il tempo e la motivazione per seguire con continuità i corsi e prepararsi a questo passaggio non banale.
Le lezioni si svolgevano al mattino presso le nostre sedi di corso Trapani e via Pacini, a cura delle operatrici e volontarie di Genitori&Figli e della Drop-house. Era sempre prevista la possibilità di portare con sé i figli in età prescolare, che potevano approfittare di attività e laboratori organizzati apposta per loro.
Che bello vedere sale e corridoi affollarsi di mamme e bambini, e sentire le varie lingue mescolarsi per poi sillbare tutte insieme le nuove parole italiane da apprendere!
Sui loro volti si leggeva la concentrazione e anche l'emozione di imparare a comunicare in un linguaggio comune, acquisendo gli strumenti per farsi capire nella vita di tutti i giorni, e anche per scambiare qualche chiacchiera fra amiche con storie e percorsi diversi, ma spesso gli stessi bisogni, preccupazioni e speranze.
Con le parole conquistate giorno dopo giorno, hanno affrontato la grande sfida dell'esame. Difficile dire se fossero più emozionate loro o le insegnanti che le hanno seguite nella preparazione... Di fatto, sono state bravissime.
E ora che se ne faranno del titolo di studio? Molte sperano di trovare un lavoro. Come Fatma, una giovane mamma curda, rimasta sola con un bambino di tre anni dopo la morte del marito. Era in Italia già da qualche tempo ma solo quest'anno si è messa a studiare, con grande determinazione. Ora sogna un progetto di vita autonomo per sé e per suo figlio. Oppure come Aamaal, di origine siriana, che non conosceva l'italiano ma partiva da un livello di istruzione alto conseguito nel suo Paese. Con la sua curiosità e prontezza è stata di stimolo per tutta la classe. La qualifica di terza media è per lei un primo passo verso traguardi di studio ulteriori. E poi c'è Valbona, arrivata dall'Albania. Lei un lavoro ce l'ha, perché da tempo si occupa proprio della manutenzione degli spazi della nostra sede. Eppure ci teneva a mettersi alla prova, e ha addirittura partecipato a un progetto di scambio studentesco che l'ha portata fino a Parigi.
Tanti altri nomi e storie di donne coraggiose sono passati e continueranno a passare da queste stanze. Perché il binomio accoglienza-cultura che da sempre caratterizza il nostro impegno significa anche trasmettere cultura alle persone che accogliamo, come strumento per una vita piena e autonoma, capace di rivendicare i propri diritti e mettersi al servizio dei diritti e delle speranze collettive.