L’Europa è un “labirinto di barriere” tra “muri fisici” e “muri invisibili” . “Un continente allo sbando sul piano economico, sociale e anche etico”. Il
XIV rapporto Diritti globali, curato da Sergio Segio, per l
‘Associazione Società InFormazione e promosso dalla Cgil e – tra gli altri – Gruppo Abele, Legambiente, Arci e Antigone, conduce un’analisi che non fa sconti alla
Fortezza Europa collocata in una “polveriera mondo”: politiche securitarie sull’immigrazione, i vergognosi accordi con la Turchia, la “pericolosa la costante associazione profughi-aumento della minaccia terrorista, fatta da politici e governi incauti”, il muro ungherese e il filo spinato all’entrata del tunnel sulla Manica verso il Regno Unito.La crescita dei muri e dei confini ha come corrispettivo politico l’avanzata dell’estrema destra. Prossima tappa nel 2017: le elezioni in Francia dove il Front National di Marine Le Pen svetta nei sondaggi. "Le politiche europee – sottolinea il rapporto – dovrebbero aggredire le regioni reali della radicalizzazione e proporre nuovi modi di essere
Europa anziché continuare a cercare un fanomatico
enemy within stigmatizzando e segregando una parte della società e della popolazione". Nel rapporto si ricorda che dal 1 gennaio al 31 luglio in Europa sono arrivate via mare 256mila persone, tra queste 160mila in Grecia e 93mila in Italia. E mette a confronto le cifre con le richieste d’asilo presentate in 174 Paesi del mondo nel 2015, che sono state 2,45 milioni. I numeri smentiscono l’allarme securitario: "Deve ripartire il lento e difficile cammino" verso la "centralità dei diritti, della solidarietà, senza la quale non solo non si fermerà l’esodo ma si condannerà il pianeta a una guerra globale e permanente".