Sigle sindacali e associazioni, tra cui anche il Gruppo Abele. Sono tanti, diverse decine, i soggetti del Terzo settore che hanno già aderito all'appelloCessate il fuoco! Fermiamo le guerre in Medio Oriente. Ora. Subito!, lanciato in conferenza stampa a Roma venerdì scorso, 13 aprile.
Il documento, sottoscritto come Rete della pace, si pone come obiettivo quello di alzare il livello d'attenzione intorno alla drammatica situazione del Medio Oriente, ulteriormente deterioratasi dopo l'inizio della guerra in Siria ed è rivolto sia alle istituzioni europee a cui viene chiesto di assumere "un'azione politica forte di pacificazione coerente con principi e valori fissati nel Trattato, nella Carta Europea dei Diritti Umani, negli Accordi e nelle Convenzioni internazionali", e al Governo italiano affinché agisca il principio del “ripudio della guerra, non concedendo le basi per operazioni militari e di avviare una politica di pace nel Mediterraneo".
Una chiamata all'azione è rivolta anche a tutto il mondo dell'associazionismo e ai gruppi locali perché si mettano in campo sin da subito tavoli che promuovano "mobilitazioni per la pace, laiche o religiose, in ogni città, in ogni municipio, in ogni parrocchia" e ai singoli cittadini, cui viene chiesto di “fare qualcosa contro la guerra" esponendo "la bandiera della pace, accendere alla finestra una candela di speranza" e di "mettere sulla giacca una stoffa bianca di disarmo".
Per adesioni: ufficiostampa@retedellapace.it