Al Gruppo Abele la Venere degli Stracci: l'arte a servizio dell'idea

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"Una provocazione politica" in una contemporaneità che guarda affievolirsi l'umanità. La venere degli Stracci, opera iconica dell'artista Michelangelo Pistoletto fa tappa, nel suo cammino per il mondo, a Torino, accolta nella Fabbrica delle E, la sede del Gruppo Abele. Inaugurazione il 16 settembre 2020. Nel video interviste a Luigi Ciotti (fondatore del Gruppo Abele), Francesco Saverio Teruzzi (Città dell'Arte-Fondazione Pistoletto) e Anna Pironti (responsabile Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli). Il progetto è reso possibile dalla collaborazione del Gruppo Abele con il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Cittadellarte e la Rete Ambasciatori Terzo Paradiso.

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"Nella Venere degli Stracci io vedo una provocazione politica. Provocazione forte perché in quest’epoca le povertà sono cresciute a dismisura, hanno toccato livelli mai visti nella storia. E gran parte dell’umanità vive da stracciona, privata di dignità, di lavoro, di libertà. In quegli stracci io vedo le moltitudini dei migranti, dei rifugiati, degli esclusi. Persone che in questa Fabbrica del Gruppo Abele sono di casa". Con queste parole, il fondatore del Gruppo Abele, Luigi Ciotti, riassume le motivazioni per cui l’opera La Venere degli Stracci, - ideata nel 1967 da Michelangelo Pistoletto e in grado di attraversare le epoche e la Storia reinterpretandole - è approdata qui da noi, in questo nostro spazio che che costruisce reti, relazioni, scambi e incontri, in cui la bellezza e l'arte si incrociano con le storie di uomini e donne, bambini e adulti, italiani e migranti.

Il progetto è reso possibile dalla collaborazione del Gruppo Abele con il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, che da tempo condivide con Michelangelo Pistoletto, Cittadellarte e la Rete Ambasciatori Terzo Paradiso un percorso culturale e di ricerca, volto a superare i confini tra arte e vita – attitudine che accompagna Pistoletto da sempre. In particolare la Venere degli stracci – opera simbolo dell’arte povera e icona della cultura di consumo contemporanea – negli ultimi anni è già stata accolta in luoghi simbolo di emergenza sociale, come Lampedusa, il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Roma, la città di Ventimiglia con il complesso delle Gianchette.

"Vedo in quella Venere – le parole di don Ciotti - la bellezza che potrebbe sorgere se fossimo in grado di accoglierli, di ospitarli come fratelli in una società giusta e solidale. Imparando a riconoscere gli altri non solo fuori e attorno a noi, ma dentro di noi. Sentendo sulla nostra pelle le loro ferite e le loro speranze".

Anna Pironti, Responsabile Capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, ricorda che "già sul finire degli anni Sessanta, la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto apriva a una diversa prospettiva artistica, creativa ma anche politica. La Venere, rinunciando a esibire il suo primato estetico, proponeva una nuova visione dell’arte, della vita e della responsabilità sociale, connessa alle pratiche artistiche. Dopo mezzo secolo l’opera mantiene inalterata la sua grandezza, l’aderenza al termine contemporaneo, l’adesione al contesto sociale e alla storia: tutto questo può essere inteso come il prodotto autentico dell’Arte Contemporanea».

La Venere degli Stracci, che sarà inaugurata il 16 settembre alle 18.30 nel corso di un evento pubblico alla presenza di Luigi Ciotti e lo stesso Michelangelo Pistoletto, resterà alla Fabbrica delle E fino alla fine di dicembre, con un ricco calendario di incontri e iniziative. L’evento è condiviso con Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e Rete Ambasciatori Terzo Paradiso.

Prenotazione obbligatoria. La sala potrà contenere un massimo di 100 persone. L'iniziativa verrà trasmessa anche in streaming sul canale facebook GruppoAbele
Informazioni: 011 3841083 - genitoriefigli@gruppoabele.org
Prenotazioni:veneredeglistracci.eventbrite.it

In questo articolo Cultura e formazione, Luigi Ciotti

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