Ad Antoine de Saint-Exupéry suonava allegro e insieme strano che, diventati adulti, uomini e donne tendessero a misurare la vita sulla categoria dei numeri. Il fatto è che - se non sempre-sempre ma magari spesso sì - dietro i numeri si annidano storie e fatiche quotidiane. C'è il lavoro di tanti che prende forma concreta. Così, per esempio, è per l'impegno congiunto di Gruppo Abele, Koelliker e Ascom Confocommercio che, nei mesi passati, ha preso forma nell'hub vaccinale collocato nella nostra sede di corso Trapani e nato per difendere il diritto alla salute e offrire un sostegno pratico alla popolazione di Torino.
Come tutti i centri di vaccinazione privata della città, l'hub ha chiuso il 30 settembre, al termine di un lavoro durato ininterrottamente 77 giorni. Settantasette giorni faticosi, in cui infermieri, volontari e amministrativi hanno permesso la somministrazione di oltre 16mila dosi (16.093 per la precisione: sono stati diluiti 1.646 flaconi Pfizer e gestiti 565 flaconi Moderna), 650 delle quali a favore di persone con vulnerabilità sociale. Vaccinazioni queste ultime che, grazie alla collaborazione con Rainbow4Africa e con l'Asl Città di Torino, continuano nella sede del Drop-in in via Leoncavallo all'interno del progetto Torino Street Care.
Per chiudere con le parole di Luigi Ciotti, fondatore e presidente del Gruppo Abele: “Siamo stati felici di aprire la nostra sede a un centro vaccinale. È unendo le forze nel segno del bene comune che possiamo costruire un futuro diverso, una società della salute, della giustizia sociale e della dignità”.