"Aderiamo con convinzione alla manifestazione Mai piùfascismi indetta dalla CGIL e dagli altri sindacati.
Aderiamo portando in contributo una piccola riflessione. Ben vengano, dopo i fatti di Roma, l’incriminazione dei responsabili e la messa al bando di Forza Nuova, come peraltro previsto dalle leggi Mancino e Scelba.
Ma di fronte a fenomeni che nascono da un vuoto sociale, culturale e educativo, non bastano le leggi né la quasi unanime condanna morale.
Il risveglio e la diffusione dei fascismi e dei razzismi – al di là del contenuto aberrante di quelle ideologie – viene dalla paura, dall’inquietudine, dalla povertà materiale e culturale. E anche dalla diffusa ansia di far parlare di sé in una società che ha reso tutto esibizione, spettacolo. Una società dove tanti, per non sentirsi anonimi, si costruiscono identità a prescindere antagoniste. C’è un enorme vuoto culturale e politico dietro tutto ciò.
In un tempo in cui dominano le disuguaglianze e le logiche economiche incombono sulle teste e sulle vite delle persone hanno gioco facile i discorsi demagogici dei sovranismi e dei populismi. Discorsi che fanno appello alle identità chiuse, ai muri, ai confini fortificati e a concetti scientificamente infondati – e causa in passato di tragedie – come quello di razza.
Il mai più ai fascismi deve allora associarsi all’impegno a costruire contesti sociali dove l’inclusione e la condivisione di diritti e doveri non siano solo enunciate ma praticate ed effettivamente garantite.
Il fascismo che riemerge è il sintomo di una democrazia malata e di una politica che non è più servizio per il bene comune".
(don luigi ciotti)