Da San Marco in Lamis, sul Gargano, Luigi Ciotti ricorda Aurelio e Luigi Luciani, agricoltori uccisi per aver assistito a un agguato mafioso. Dal paese in provincia di Foggia, il fondatore del Gruppo Abele e Libera lancia un appello al cambiamento.
Sul quotidiano olandese Het Financieele Dagblad, Luigi Ciotti e la giornalista Maria Grazia Mazzola scrivono, nel giorno dei funerali, dell'uccisione del giornalista Peter Rudolf De Vries. A seguito del pdf originale, la traduzione integrale
Sulle pagine della rivista online Sintesi Dialettica, Leonardo Ferrante della Scuola Common del Gruppo Abele, racconta LIBenter, un'iniziativa nata dalla collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Etica, Libera e CNEL, che collaboreranno con l'obiettivo di rendere monitorabile dal basso e effettivamente monitorato il PNRR
Luigi Ciotti ricorda il giornalista investigativo olandese Peter De Vries, assassinato ad Amsterdam nel corso di un agguato
Don Luigi Ciotti e Federico Cafiero De Raho alla Repubblica delle Idee 2021, kermesse annuale promossa da La Repubblica. Da entrambi, un appello alla politica di attenzionare i fondi del Recovery. Il fondatore del Gruppo Abele ha posto l'accento anche sulle molte questioni sociali inevase o rimaste ai margini della discussione in questo periodo storico delicato
Sono cristiani, preti, che nel Vangelo hanno trovato l'annuncio di una liberazione piena, anche dalla mafia. Don Luigi Ciotti è stato uno dei primi in Italia a capire l'importanza di fare rete. Da quando nel '65 ha fondato a Torino il Gruppo Abele, per l'inclusione e la giustizia sociale, coniugando accoglienza e cultura, dimensione educativa e proposta politica, i cammini si sono moltiplicati – nel 1995 è nata Libera – e intrecciati anche con altre Chiese cristiane e comunità di fede, con l'obiettivo di formare una nuova coscienza
"Accanto all'azione di magistratura e forze di Polizia occorrono misure di sostegno per chi decide di denunciare e diventare testimone, ma anche per chi sceglie di rompere i vincoli con la famiglia mafiosa", così Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, in un articolo su Scarp de' tenis
Il Vaticano crea una commissione per studiare la maniera migliore per chiudere la porta a della Chiesa e dei suoi riti alle organizzazioni criminali mafiose. Tra i componenti della commissione anche don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione antimafia Libera e del Gruppo Abele
"A 29 anni dalla strage di Capaci, dalla morte di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e degli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, il rischio è di una normalizzazione del pericolo mafioso" scrive don Luigi Ciotti sulle pagine del quotidiano torinese: "Rischio di pensare che una mafia meno cruenta non rappresenti più un pericolo, laddove è vero il contrario"
Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, intervistato da W Radio, emittente radiofonica colombiana, sulla lotta dell'antimafia civile in Italia e sulla scomunica dei mafiosi
Sull'edizione nazionale del quotidiano torinese, il fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ricorda la figura integerrima e potentissima di Rosario Livatino, giudice ucciso dalla mafia, nel giorno della sua beatificazione
Il giudice, ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato dalla Chiesa, è ancor di più con questo riconoscimento una figura capace di graffiare le coscienze. Ma, come spiega don Ciotti a "Stanze Vaticane", la trasmissione di TgCom24, "Bisogna evitare di farne un santino da celebrare. Bisogna continuare a viverlo".