16.01.2019 | Agi
Torino - "I migranti che attraversano i deserti dopo che in molti casi hanno subito umiliazioni e sevizie, sono lottatori coraggiosi". Così il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, che stamattina a Torino ha partecipato all'assemblea della Fiom. Don Ciotti, rivolgendosi ai lavoratori ha poi aggiunto: "Queste persone lottano per la vita, per la speranza. Meritano il rispetto di tutti noi, anche perché senza coraggio la vita è meno vera, meno viva".
Mafia: don Ciotti, Italia ferma a stragi Falcone-Borsellino
16.01.2019 | Agi
Torino - "Nella lettura delle mafie l'Italia si è fermata a 26 anni fa, alle stragi di Falcone e Borsellino. Nel frattempo il fenomeno non è andato indietro ma avanti e oggi queste organizzazioni sono ancora più forti, non illuda il minor spargimento di sangue". Lo ha detto il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, che stamattina alla Fabbrica delle E di Torino, quartier generale del Gruppo Abele, ha partecipato all'assemblea delle delegate e dei delegati Fiom. "Già dopo il maxi processo degli anni 80-90 - spiega don Ciotti - in molti credevano di aver sconfitto la mafia. Soltanto Paolo Borsellino in tutta quella euforia ebbe il coraggio di dire che si trattava solo di perniciose illusioni. E aveva ragione. Le organizzazioni mafiose storiche italiane hanno fatto registrare ampie trasformazioni, assumendo formule organizzative e modelli di azione sempre più multiformi e complessi". "Il metodo mafioso si è evoluto - conclude don Ciotti - con forme varie di intimidazione. Ma se le mafie sono cambiate, la loro identità è sempre legata al raggiungimento di potere e ricchezza attraverso l'uso della violenza".