Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e Libera parteciperà sabato 24 febbraio a Roma, in piazza del Popolo, alla manifestazione nazionale antifascista e antirazzista.
Le 23 organizzazioni promotrici dell'appello Mai più fascismi, espressione di tanta parte del mondo democratico, indicono per sabato 24 febbraio, a Roma, la manifestazione nazionaleMai più fascismi, mai più razzismi. Il programma è il seguente: concentramento alle ore 13.30 in piazza della Repubblica, avvio del corteo e arrivo in piazza del Popolo dove avrà luogo dalle 15 la manifestazione.Libera: ci saremo nel segno della continuità dell'impegnoLibera, insieme alle altre ventidue organizzazioni promotrici dell'appello Mai più fascismi, mai più razzismi, sarà in piazza a Roma sabato 24 febbraio per la manifestazione nazionale. Saremo in piazza nel segno della continuità dell'impegno e stiamo organizzando, con le altre associazioni, iniziative in tanti luoghi per la raccolta di firme dell'appello Mai più fascismi. La rinascita dei fascismi e dei razzismi è qualcosa di reale, non un fatto di folklore o di nostalgia malata. E' il sintomo, e dobbiamo gridarlo ancora con più forza, di una democrazia malata, o per lo meno pallida, nel nostro Paese e di una politica che serve poco il bene comune. Il 'no' ai fascismi deve associarsi all'impegno a costruire i contesti sociali dove l'inclusione e la condivisione dei diritti e dei doveri non siano solo enunciate ma praticate e garantite. Per tutte queste ragioni ci siamo e ci saremo a Roma e continueremo ad esserci in tutto il Paese.L'appello dei promotori della manifestazione nazionale del 24 febbraioDiamo vita insieme a Roma, capitale della Repubblica nata dall'antifascismo e dalla Resistenza, ad una manifestazione che dev'essere davvero grande, popolare, pacifica, partecipata, patrimonio di quanti hanno a cuore l'inalienabile valore della libertà. Lo chiediamo a tutte le persone, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai giovani, alle ragazze, agli anziani, alle famiglie, alle comunità, indipendentemente dalle opinioni politiche, dal credo religioso e dai luoghi di provenienza.L'Italia democratica, solidale, responsabile, civile deve alzare la testa e, unita, contrastare con gli strumenti della democrazia, del dialogo, della cultura e della partecipazione ogni deriva razzista, oscurantista, autoritaria ed ogni irresponsabile demagogia che fomenta paure, rancori, xenofobie. L'emigrazione è un irreversibile fenomeno di cui bisogna analizzare cause e responsabilità; coinvolge l'intera Europa e non si risolve con muri e barriere. La gestione delle politiche migratorie dev'essere una gestione sana e propositiva, che crei davvero le condizioni per una piena integrazione sociale nel rispetto del dettato costituzionale.Il tragico tiro al bersaglio di Macerata contro inermi migranti conferma che il tema del razzismo e del fascismo è drammaticamente all'ordine del giorno; chi minimizza o addirittura sostiene i comportamenti criminali come la tentata strage è allo stesso modo corresponsabile della diffusione di pulsioni razziste e fasciste oggi presenti in segmenti per fortuna minoritari della popolazione. Ma esiste un'altra Italia, quella del volontariato, dell'associazionismo, della convivenza, della solidarietà, delle lotte democratiche; a questa Italia noi vogliamo dare voce.L'ininterrotta sequenza di intimidazioni e atti di violenza fascista e razzista di questi mesi, come la provocazione di Como, ha messo in pericolo la sicurezza di tutte e di tutti, che dev'essere garantita dallo Stato democratico attraverso la partecipazione popolare, la promozione dell'eguaglianza sociale, l'integrazione, la conoscenza, la formazione civile e la coesione sociale, l'attività delle forze dell'ordine.Con la manifestazione nazionale e unitaria del 24 febbraio, dopo le iniziative dei mesi scorsi a cominciare dal 28 ottobre 2017 e dopo le manifestazioni a Macerata e in molte altre città d'Italia, si deve rafforzare un paziente lavoro di valorizzazione della dignità della persona, dell'apprendimento culturale fin dall'età scolare, del recupero e della trasmissione della memoria, per riaffermare il valore della Costituzione e della sua piena attuazione. Fascismi e razzismi hanno provocato nel 900 le più sconvolgenti tragedie della nostra storia. Mai più!Per unire: solidarietà e libertà siano il perno della democrazia di oggi e di domani.