Una manifestazione di frontiera, alla frontiera. Sabato 14 luglio Ventimiglia diventa città aperta, diventa luogo di incontro, diventa simbolo e piazza di una mobilitazione che, dopo quella della #magliettarossa, impegna il Governo italiano e quello dell'Europa a un'inversione di rotta rispetto al senso dell'accoglienza, chiedendo un permesso di soggiorno continentale.
La manifestazione, internazionale, prende posizione di fronte alle politiche locali, italiane ed europee che quotidianamente si ripercuotono sulle condizioni di vita e sui diritti fondamentali delle persone in viaggio e non solo. Ventimiglia è stata scelta perché luogo simbolo delle violente e fallimentari politiche migratorie sia italiane che europee, come il decreto Minniti-Orlando o l’accordo di Dublino III.
Tra i firmatari dell'appello che rappresenta la piattaforma politica della mobilitazione, anche il fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti.