
Dal Caterraduno di Cervia, don Luigi Ciotti, ai microfoni di Caterpillar, la trasmissione di Sara Zambotti e Massimo Cirri, lancia la campagna simbolica di raccolta fondi per l'acquisto di un biglietto aereo di ritorno in Italia per Patrick Zaki e denuncia la situazione dell'universitario bolognese e il silenzio sul processo Regeni da parte del regime egiziano, sottolineando la posizione ambigua del governo italiano sul commercio di armi con lo stesso regime
Nel cinquantesimo anniversario della lettera pastorale Camminare insieme dell'arcivescovo Pellegrino che innovò profondamente la Chiesa torinese, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, ricorda il suo impegno a Torino al fianco degli ultimi: le periferie, il carcere minorile, la droga e un consiglio al futuro sindaco
Dal 16 giugno, grazie all'impegno di Ospedale Koelliker, Gruppo Abele e Ascom Torino, sarà attivo in corso Trapani un nuovo centro per le vaccinazioni, con un occhio di riguardo per le persone fragili, ai margini o emarginate. L'hub vaccinale ha chiuso il 30 settembre 2021
Sono cristiani, preti, che nel Vangelo hanno trovato l'annuncio di una liberazione piena, anche dalla mafia. Don Luigi Ciotti è stato uno dei primi in Italia a capire l'importanza di fare rete. Da quando nel '65 ha fondato a Torino il Gruppo Abele, per l'inclusione e la giustizia sociale, coniugando accoglienza e cultura, dimensione educativa e proposta politica, i cammini si sono moltiplicati – nel 1995 è nata Libera – e intrecciati anche con altre Chiese cristiane e comunità di fede, con l'obiettivo di formare una nuova coscienza
"Accanto all'azione di magistratura e forze di Polizia occorrono misure di sostegno per chi decide di denunciare e diventare testimone, ma anche per chi sceglie di rompere i vincoli con la famiglia mafiosa", così Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, in un articolo su Scarp de' tenis
Sul sito di Famiglia Cristiana, Vittoria Prisciandaro intervista il fondatore del Gruppo Abele, Luigi Ciotti, a seguito della decisione di scarcerare il boss di Cosa Nostra Giovanni Brusca
Il Gruppo Abele e don Ciotti, si uniscono all'appello lanciato da Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia e Pax Christi al Governo e al Parlamento affinchè il nostro Paese ratifichi il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari. La pace non può essere raggiunta attraverso la minaccia dell'annientamento totale, bensì attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale
Il Vaticano crea una commissione per studiare la maniera migliore per chiudere la porta a della Chiesa e dei suoi riti alle organizzazioni criminali mafiose. Tra i componenti della commissione anche don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione antimafia Libera e del Gruppo Abele
"A 29 anni dalla strage di Capaci, dalla morte di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e degli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, il rischio è di una normalizzazione del pericolo mafioso" scrive don Luigi Ciotti sulle pagine del quotidiano torinese: "Rischio di pensare che una mafia meno cruenta non rappresenti più un pericolo, laddove è vero il contrario"
Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, intervistato da W Radio, emittente radiofonica colombiana, sulla lotta dell'antimafia civile in Italia e sulla scomunica dei mafiosi
Sull'edizione nazionale del quotidiano torinese, il fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ricorda la figura integerrima e potentissima di Rosario Livatino, giudice ucciso dalla mafia, nel giorno della sua beatificazione
Il giudice, ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato dalla Chiesa, è ancor di più con questo riconoscimento una figura capace di graffiare le coscienze. Ma, come spiega don Ciotti a "Stanze Vaticane", la trasmissione di TgCom24, "Bisogna evitare di farne un santino da celebrare. Bisogna continuare a viverlo".